Approvato il Bilancio d'esercizio 2022


Creato il 30/06/2023 - Ultima modifica del 30/06/2023

Il Consiglio di Amministrazione di Istituti Raggruppati ha approvato, nella seduta del 22 giugno 2023, il bilancio d'esercizio 2022.

La gestione chiude al 31/12/2022 con un utile di € 4.280,19. Il bilancio, quindi, resta in utile per il quarto anno consecutivo. Tale risultato è stato reso possibile nonostante sia terminato il consistente finanziamento della Soprintendenza per i beni culturali che negli ultimi tre anni aveva consentito maggiori margini di manovra, grazie a una gestione oculata ed equilibrata sul versante dei minori costi e dei maggiori ricavi.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, essa risulta sostanzialmente solida con una soglia di immobilizzazioni ormai stabilmente sopra i 12 milioni di euro. Da notare il miglioramento della situazione debitoria. Al fine di garantire la situazione creditizia, si è provveduto, anche quest’anno, a prevedere due fondi di svalutazione , uno specifico e uno generico che garantiscono per circa l’87% del totale dei crediti, e a portare a perdita situazioni che, a seguito di approfondimenti, si sono rilevate inesigibili.

Per quanto riguarda la situazione economica, il versante dei ricavi ordinari è composto da fitti attivi pari ad € 592.909 (+73.324 rispetto all’anno precedente)  e da sopravvenienze attive derivanti soprattutto dalla verifica e correzione della situazione presso l’Agenzia delle Entrate. Il valore della produzione si attesta quindi a € 599.692. Tale valore risulta inferiore a quello degli anni precedenti in quanto è stato adottato un diverso criterio di contabilizzazione dei contributi finalizzati a specifici progetti e non generalmente finalizzati all’attività dell’Azienda. I progetti oggetto di contributo infatti sono stati valorizzati esclusivamente come costo per la parte non coperta e a carico dell’Azienda.

Nell’anno trascorso si è provveduto alla stipula di 9 nuovi contratti e rinnovi per un valore annuo complessivo di € 19.220.

L’Azienda ha proseguito nell’azione di dismissione di immobili non strategici al fine di realizzare da una parte il recupero di risorse finanziarie finalizzate all’ampliamento delle capacità di raggiungimento dei fini istituzionali, dall’altra un risparmio degli oneri tributari e di manutenzione per potersi concentrare sulla valorizzazione del restante patrimonio. Tale azione è stata limitata a causa di vendite che non si sono potute realizzare nell’anno per problematiche tecniche dovute alla necessità di regolarizzare alcune situazioni immobiliari.

Il totale dei ricavi risulta pari a € 762.902.

A fronte dei proventi, l’Azienda ha sostenuto costi di esercizio per complessivi € 758.622. Stabili i costi di personale a € 91.538 (-688) mentre si registra una diminuzione sul versante delle imposte sul reddito pari a € 54.919 (-27.462). I costi di produzione risultano pari a € 609.683. Aumentano considerevolmente i costi per consulenze (€ 101.736), fatto inevitabile per la scarsa struttura organizzativa dell’Azienda e le sempre maggiori necessità specialistiche nonché i sempre maggiori adempimenti amministrativi e legislativi, mentre sono sostanzialmente stabili i costi relativi alle manutenzioni a € 38.352 (-2.405).

In linea con le decisioni prese negli ultimi anni e finalizzate alla completa dematerializzazione dell’Azienda, coerentemente con le indicazioni legislative e le linee guida Agid, è proseguito l’investimento nell’informatizzazione aziendale (14.943).

Sulla situazione aziendale, e sui margini di manovra dettati dai vincoli di bilancio, incide fortemente il livello dell’imposizione fiscale e tributaria, in particolare dell’IMU (194.923) anche se in diminuzione grazie a una verifica della reale consistenza e delle reali caratteristiche del patrimonio nonché a seguito delle politiche di dismissione. A questo proposito, anche per l’anno 2022 si è provveduto, grazie a una oculata gestione di cassa, a rispettare pienamente le varie scadenze fiscali e tributarie.

Continua l’impegno della struttura aziendale teso alla definizione di percorsi di transazione amichevole o ricorso a vie giudiziarie per la gestione delle morosità, costituendo parallelamente e prudenzialmente, a livello di bilancio, fondi di svalutazione a garanzia della correttezza e della trasparenza della situazione contabile.

Un aspetto poco valorizzato e considerato riguarda il ruolo di Istituti Raggruppati come promotori di sviluppo economico sul territorio.

Al 31/12/2022 erano attivi 54 incarichi per lavori e servizi per un valore complessivo di circa 826.000 euro. Sono risorse che contribuiscono a creare lavoro e reddito per lo più a favore di imprese e professionisti del territorio.

Questo, insieme alla destinazione sociale e produttiva del proprio patrimonio, rende Istituti Raggruppati un’azienda strategica per il benessere sociale ed economico locale.